FESTA DELL’ALBERO 2013


Sabato 23 novembre 2013, dalle ore 16 alle ore 19.00 presso il Centro Sociale “Arno”, è stata conferita la Cittadinanza Onoraria a 58 minori nati in Italia, figli di immigrati, che risiedono a Capolona da almeno 3 anni.

albero

La manifestazione di sabato 23 novembre 2013 è stata preceduta dalla piantimuazione di alberi nelle Frazioni di Castelluccio (giovedì 20) e di Pieve San Giovanni (venerdì 21) nell’ambito della Festa dell’Albero e dedicata alle vittime di Lampedusa ed ai migranti. Alla piantumazione erano presenti le scuole.

La cerimonia del conferimento della cittadinanza onoraria, in programma il 23 novembre alle ore 16 al Centro di Aggregazione Sociale “Arno”, è stata seguita da una degustazione di dolci, e non solo, delle comunità straniere residenti a Capolona.

Per finire, il concerto musicale dei “Moltimondi Peace Ensemble” ha concluso l’evento.

 

Capolona non si è attardata e ha dato un segno concreto: una cerimonia solenne ha concretizzato la volontà espressa dal Consiglio Comunale del 29 settembre 2013 scorso, il quale ha riconosciuto la cittadinanza onoraria a tutti i minori, figli di immigrati, nati in Italia e residenti sul territorio comunale da almeno tre anni.

Si è voluto, insomma, sanare l’inadeguatezza della legge che continua a classificare i minori figli di immigrati con cittadinanza italiana in base a uno ius sanguinis, invece che su un diritto legato al territorio in cui vivono stabilmente.

A “dichiarare” in modo simbolico “italiani” i minori è stato il sindaco Alberto Ciolfi, il quale ha affermato: “Un’iniziativa, questa, che vuole unire Capolona agli altri comuni italiani, che, attraverso il gesto simbolico della concessione di analoghe onorificenze, hanno chiesto all’unisono al legislatore di rivedere la vigente normativa in tema di cittadinanza italiana, basata esclusivamente sul principio dello ius sanguinis, e non anche sul diverso criterio dello ius soli, che consentirebbe ai bambini nati sul territorio del nostro Paese di acquisirne la cittadinanza per il solo fatto di essere nati in Italia”.