DOSSIER MAL’ARIA 2016 – I DATI DI AREZZO


ANCHE AD AREZZO C’E’ MAL’ARIA 
La campagna di Legambiente e i dati ARPAT raccontano una situazione allarmante per la qualità dell’aria nella nostra città.

 

Il dossier ‘Mal’aria di città 2016’ presentano oggi da Legambiente ci racconta che sono parecchie decine le città italiane che nel 2015 hanno superato il limite giornaliero di protezione per la salute umana (DL 155/2010) delle polveri PM10,pari a 50g/mc, da non superarsi più di 35 volte nell’arco di un anno solare . Le sostanze inquinanti e quindi anche le polveri (PM10 e PM 2,5), si accumulano soprattutto in condizioni meteo particolarmente stabili: freddo, inversione termica, assenza di vento, assenza di precipitazioni. In queste condizioni, spesso vengono superati i limiti di concentrazione degli inquinanti e le condizioni climatiche degli ultimo mesi stanno aggravando significativamente questa situazione. L’Italia ha il triste primato europeo di mortalita’ correlata con l’inquinamento-atmosferico. La Val Padana è una delle aree più inquinate d’Europa. Arezzo non compare in questa classifica, ma purtroppo questo non ci garantisce una situazione consolante per la qualità dell’aria della nostra città. Dai dati consultabili nel sito ARPAT risulta, infatti, che Arezzo nel 2015 ha sforato il limite del PM10 per 34 giorni, uno solo in meno di quanto previsto per rientrare fra le città più a rischio. Ma la situazione diventa ancora più allarmante se si considera che in soli tre mesi, da novembre ad oggi, i livelli di PM10 della centralina di rilevamento collocata alla stazione in piazza della Repubblica, hanno superato i limiti più di trenta volte, raggiungendo livelli anche i 100 g/mc, cioè il doppio di quanto consentito dalla legge. Anche i valori relativi alle polveri più fini, il PM 2,5 il particolato atmosferico maggiormente rischioso per la salute dell’uomo, sono preoccupanti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità fissa, infatti, a 10 g/mc la media annuale da non superare. E ad Arezzo tale dato risulta pari a Arezzo 14 g/m3. Inoltre si registrano ad Arezzo 18 giorni di superamento dei limiti previsti relativamente all’ozono. Legambiente, dichiara Chiara Signorini presidente del circolo locale, ritiene che i numerosi superamenti dei limiti di legge (D.Lgs.155/2010 e succ.) nella città di Arezzo descrivano una situazione particolarmente grave che richiede attenzione e interventi rapidi e strutturali. La nostra città – prosegue Enrico Valentini storico membro del direttivo dell’associazione – è collocato in una situazione fisica ambientale ottimale, con lo sbocco delle vallate aretine (Casentino, Valdichiana, Valdarno) che mediamente favorisce la dispersione degli inquinanti, con zone rurali poco inquinate. Pertanto la situazione attualmente registrata è ancora più preoccupante; non si devono attendere situazioni da Piana Fiorentina o da Val Padana per intervenire. Molto può e deve essere fatto anche nel breve periodo, prosegue Chiara Signorini. Servono provvedimenti strutturali come quelli sul traffico privato e commerciale che più volte Legambiente e molte altre associazioni cittadine hanno chiesto all’amministrazione comunale, anche recentemente. Altri provvedimenti, come la limitazione dell’uso della legna da ardere e/o di biomasse come il pellet e l’aumento dell’efficienza energetica degli edifici, abbisognano di una pianificazione urbanistica e territoriale di più ampio respiro, lavorando in direzione del teleriscaldamento e la cogenerazione di quartiere, incentivando il miglioramento delle performance energetiche degli edifici e l’accesso al conto termico.

Legambiente Arezzo

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